1. |
Intro
01:34
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2. |
Libellule
03:55
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Testo:
Mi parli del fatto che la tua schiena ora è più forte
Che vorresti vivere in una casa senza porte
Mi parli del buio di cui hai paura
Ma non ti arrendi
Mi parli della primavera e delle libellule
Che ci guardano sbocciare
Mi parli sempre al plurale
E io non posso che gioire
Mi parli di un estate insieme
Per poterci scoprire
E di ostacoli che
Solo noi potremmo superare
Dalla vita in su hai 28 nei
Quelli sulle gambe li conterò un'altra volta
Il nostro cuore ha ancora le gomme invernali ma non importa
Nei tuoi respiri trattieni i temporali e il prosecco in bocca
Il mio nome fra le tue parole risuona come una filastrocca
Ripariamoci nei centri commerciali Ogni volta che piove
Ripariamoci con le tue di mani Quando mi toccano il cuore
E stringimi forte ogni volta che puoi
Vaciami sempre finchè ci sarà un "noi"
Un "noi"
Viziamoci ancora,viziami quanto vuoi
Domani c'è scuola ma ora siamo noi
Eri un continente ora sei il mondo
Nelle tue grida silenti un po' ci affondo
Prendiamo la pioggia prendiamo il sole
Dio non renderci persone sole
Prendiamo i venti stringiamo le ossa
Con te sto bene e il resto non conte
Sto bene e il resto non conte
Sto bene e il resto non conte
Sto bene e il resto non conte
Sto bene e il resto non conta più.
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3. |
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Testo:
Ti avevo conosciuta poche volte
E non ti avevo mai vista ridere così tanto
Sembriamo degli adolescenti quando ci facciamo delle promesse
"E devi dirmi che hai voglia di abbracciare la mia ombra che passa sui muri"
Non lo sai quante poesie che ti ho scritto tra i corridoi di questo museo
Tieni stretto il mio mondo. È ad una piazza e mezzo. Che non l'ho mai dato a nessuno
Qualcuno mi ha detto di tentarla
Qualcuno mi ha detto di partire
Qualcuno mi ha detto di mostrarti l'alternativa. Eccomi.
A modo mio
Ti ho dato tutto
A modo mio
Ti ho salutato male
Quel giorno
Chiamale certezze se vuoi
Le nostre paure
A modo mio
Ti ho dato il mondo
A modo mio
Quella sera sul porto
Sarà un bel ricordo per noi
Tu tienilo stretto
Scrivo di quanto siamo stupidi. Di quanto siamo simili.
Vivresti senza le ore ma non vivresti senza i giorni
Vivrei senza mesi ma non vivrei senza stagioni
Finalmente sto vivendo l'estate e qualcosa sta cambiando
Quest'anno il 10 agosto è saltato. Per la prima volta.
La notte muore. Il cuore pulsa. La sbronza passa. E nel dormiveglia. Per la prima volta.
Mi chiami amore
A modo mio
Ti ho dato tutto
A modo mio
Ti ho salutato male
Quel giorno
Chiamale certezze se vuoi
Le nostre paure
A modo mio
Ti ho dato il mondo
A modo mio
Quella sera sul porto
Sarà un bel ricordo per noi
Tu tienilo stretto
A modo mio
Ti ho baciata
A modo mio
Ti ho sposata
Quella notte
Il vento forte su noi due stretti
In auto
A modo mio
Ti ho scritto addosso
A modo mio
Tutto quel che posso
A modo mio
Mi son presentato a te
Sono l'alternativa
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4. |
Buongiorno Rimmel
03:19
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2 agosto mattina
-Vuoi del caffè?
~Non lo so. Fammici pensare
-Non è una domanda difficile.
~Lo so lo so ma ti preferirei baciare
E nel buio più profondo ho visto una piccola luce ad intermittenza
Ma in quel buio diventava enorme
Quella luce era la tua voce che chiamava il mio nuovo nome
Il mio nuovo nome
Il mio nuovo nome
Ascolto sempre Francesco ma non ho imparato niente
E Gabriele forse si sbaglia io non ho quel che ho donato
E Alessandra è ancora lì che aspetta una mia risposta oppure una mia domanda
Angela dice che la odio
E Gabriella ancora non mi parla
E se davvero la tua città l'avessi guardata a naso in su
Probabilmente non ti avrei visto
Non voglio soffocare alcuna mancanza
Se voglio
La distanza la mangio
La distanza la mangio
So che viaggerò. Non so dove ma viaggerò. E tutto il male viene solo per fare del male. Per maturare le mie paure. Che prima erano 4 chili e ora sono 15. Che pesavo 70 chili e ora ne peso 65. Che ogni volta che mento dico che sto bene. Dico che sto bene. Dico che sto bene.
E tutto il male viene per fare del male
Buongiorno Rimmel
Buongiorno Rimmel
Buongiorno Rimmel
Buongiorno Rimmel
Buongiorno Rimmel
Buongiorno Rimmel
Buongiorno Rimmel
Buongiorno a te.
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5. |
La Presa
03:36
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Il passato non conta / no non mi interessa / è una cazzata / perché ricordiamo bene le vetrine spezzate / le corse per andare in stazione / le canzoni scritte sul cartone dei dolci / i giorni spensierati alla casa del popolo / solo per non dover tornare.
Ti ricordi le birre?
Ti ricordi i viaggi?
Ti ricordi il freddo?
Ti ricordi le collette?
Ti ricordi l'autogrill?
In sala prove a sudare
E l'autostrada per andare a Firenze
Noi sbarbati
Noi spatentati
Noi in fotografia
Noi insieme a pisciare
Noi in anni diversi
Stesse canzoni
Persone diverse
Ma stesse emozioni
Cosa perderemo oltre a queste illusioni?
Tu cosa prenderai dai tuoi sogni?
Cosa lasceremo delle nostre storie?
Cosa ti rimarrà di queste parole?
Cosa perderemo delle nostre memorie?
Tu cosa perderai dalle tue abitudini?
Cosa lasceremo con questi quattro accordi?
Cosa ti rimarrà di queste storie?
Il concerto al 28 maggio / le canzoni cantate assieme / gli incidenti di percorso / 10 punti in meno sulla mia patente / ora è tempo di finirla / e diventare grandi / abbiamo preso tutto / ma l'abbiamo perso / però ne è valsa la pena
Cosa perderemo oltre a queste illusioni?
Tu cosa prenderai dai tuoi sogni?
Cosa lasceremo delle nostre storie?
Cosa ti rimarrà di queste parole?
Cosa perderemo delle nostre memorie?
Tu cosa perderai dalle tue abitudini?
Cosa lasceremo con questi quattro accordi?
Cosa ti rimarrà di queste storie?
Cosa perderemo oltre a queste illusioni?
Tu cosa prenderai dai tuoi sogni?
Cosa lasceremo delle nostre storie?
Cosa ti rimarrà di queste parole?
Cosa perderemo delle nostre memorie?
Tu cosa perderai dalle tue abitudini?
Cosa lasceremo con questi quattro accordi?
Cosa ti rimarrà di queste storie?
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6. |
Un Domani Migliore
04:12
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Testo:
Oltre i binari nasceva l’amore / Oltre la strada c’era scritto il suo nome / Oltre i miei occhi c’è la sua fronte / E io di certo non la lascerò andare.
Disegnavamo un domani migliore / di quel che avevamo / scrivevamo lettere d’amore / per donne che non amavamo / scrivevamo la rabbia sui muri / la urlavamo durante le notti
E speravamo in un domani migliore / in un mondo che non ci appartiene
Questa notte ti ho sognata eri bella giovane e disinteressata / guardavi la foto di una persona immaginaria / leggevi parole scritte nell’aria, il tuo cuore spesso mi frantuma mi distrugge mi abbatte e poi mi consola / eravamo seduti a mangiarci parole di un domani di sole bestemmie / mi dicevi Leo fanculo se penso una cosa te la sputo in faccia /la cattiveria che ti scorre nelle vene non ha una fine, non ha più senso continuare, ma chi sono io per dirlo in questo nostro amore viscerale
Mi son perso nel corridoio dei tuoi occhi / ma quanto sei bella quando hai i tuoi sbalzi di voce!
Vorrei sorriderti ma non lo faccio
Vorrei parlarti ma non ci riesco
Vorrei respirarti ma ti ho perso
Vorrei viverti ma non tempo
Vorrei scriverti ma ho paura di perderti
Vorrei disegnarti ma non mi ricordo la tua faccia
Vorrei non pensarti ma non lo faccio
Vorrei amarti ma non ci riesco
Vorrei cercarti ma ti ho perso
Vorrei ucciderti ma non ho tempo
Vorrei mangiarti ma ho paura di perderti
Vorrei immaginarti ma non mi ricordo la tua faccia
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Cagliostro Brescia, Italy
Cagliostro è un collettivo artistico basato sulla collaborazione tra i suoi membri e sulla logica del DIY.
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