1. |
Storie
01:29
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Non è per scrivere che vivo
è per vivere che scrivo ma
mi sento perso in questa mia necessità.
Non è per gli altri che ascolto
è per avere altre storie ma
queste storie non so chi mai le scriverà
certo non io
ho già di meglio a cui pensare
anche se non ho neanche un dio da pregare
o altro da fare
sono noioso pigro ma orgoglioso e
chissà perché
queste storie viene da raccontarle a me.
Quella del tipo in macelleria
quella che aveva una pazza zia
quella che era innamorato e per questo impazziva.
Quella che ha perso il suo pupazzo
quella a cui non piaceva un cazzo
quella che era come me
e scriveva e le piaceva anche se
in modo diverso e non lo mostrava a nessuno
e vaffanculo
perché chi scrive è uno sfigato
e chi inventa è un intellettuale
e l'intellettuale è solo un clichè
una moda passerà.
Le nostre sono solo suggestioni
falsi ricordi dati per far sembrare che facciamo da sempre
quello che crediamo di amare.
Ma ho ancora i racconti che scrivevo quando ero in terza elementare.
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2. |
No God
01:57
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If I were a god I would know
why the world is so unperfect
I would know what is to lose and what's to get.
I would make city lights explode,
people would see stars again
but I'm a man, just a man
there's no fucking way to understand.
There's no god, there's no god,
there's no god to save yourself,
if there's one there's no care about that.
If I were, if I were I would be no superstar.
Just a way, a way to get laid.
If I were a god I would know
why a man can't understand
I would just destroy a world that I can't stand.
Human race would have a new hope
but they'd see me as a man,
just a man, but more than
a man that cannot understand.
There's no god, there's no god,
there's no god to save yourself,
if there's one there's no care about that.
If I were, if I were I would be no superstar.
Just a way, a way to get laid.
Nah.
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3. |
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Oh santi dei, inconsapevoli
ma testimoni
di questa vita mia e dei miei coglioni
queste nazioni, rivoluzioni
di chi ama, di chi odia e chi da solo resterà
nudo in mezzo alla città
povero diavolo
siamo tutti un poco Belfagor, perciò accettiamolo
lo vedo dall'esterno, se tornerò all'inferno
forse non lo saprò mai.
Oh, impeto e assalto, romanticismo da cliché
forse il mio fine non è altro che
ostentare una poesia che non possiedo
che la possiedi tu, invece io lo vedo e lo so
che non raggiungerò i miei fini, benché non alti.
E siamo noi, distesi sopra un letto, in piedi su un parapetto,
pensando a un passato che non racconteremo
e non lo racconterò per te, non lo racconterò perché?
Non lo racconterò in nome della mia anima
carica a soda caustica, una semi-automatica;
sì, la vedo così.
Ma se c'è qualcuno per cui manderei affanculo
tutto quanto, non c'è
forse saresti tu?
E di' ai più
che quei tramonti che io guardo così volentieri
vanno a chiudere anche il più dei miei sentieri
ormai inagibili.
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4. |
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Indescrivibile senso di potere
ermeticamente massivo, mi rende vivo
solo quello che mi porta a ragionare in termini inusuali
intima coscienza
di me e di chi mi sta accanto.
La chiami malattia, per me è solo immaginarmi
solo in una stanza senza ipocrisia
la dea Discordia non sa che forma abbia.
Vittima ed esecutore vivono del corpo e dello spirito,
e sussurrare nell'orecchio indistinti saluti.
Fame di orgasmi.
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5. |
La Canzone di Fouad
02:06
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Una sera al bar con Pietro a organizzare il concerto
con una media in mano
si discute dei soliti argomenti
Di come la scena sia morta, di come tutti si facciano i cazzi propri
e le cover band
prendono sempre un sacco di soldi.
Si siede un tipo accanto a noi, brinda a chi ci vuole male
e benedice il fatto che siano tanti ma mai troppi
ci racconta la sua vita, dice di essere comunista
ci dice cosa pensa e
ci parla di come ama scrivere
e dice di chiamarsi Fouad
Dice di essere marocchino, poi si contraddice
dice di essere internazionale
sorride e dice che comunque ha i documenti in regola
Sorseggia la sua birra, dice di esser musulmano
dice che la religione viene da dentro, non da come nutri il tuo cuore
e che è qui dall'89.
Dice di esser quasi laureato, che studiava fisica ma che ama la filosofia
che lavora nella villa di paese.
Parla di Marx ed Engels, di Cartesio e di filosofi francesi
poi parla di Lenin e di Stalin, traditori di ideali
di Fidel che ha ucciso il Che, di quanto non esista uno come Chavez.
Dice che scrive in arabo e francese
e questo è Fouad.
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6. |
Verità
01:15
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Nell'incubo ho sognato di essere attaccato
da un mostro mal realizzato in computer grafica.
Ho sognato di essere ammazzato
con un poco piacevole bagno in soda caustica.
Ho sognato, amico, vedi
che la mia amata veniva scorticata dalla testa ai piedi.
E ho sognato che Dio esisteva
e che ti fulminava se dicevi che non gli credi.
Che non gli credi.
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7. |
Solo Questo
01:57
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Sopravvivere e ricordarsi di non sopravvivere ma vivere
il mondo è solo questo
Descrivere cerchi concentrici o descrivere ellissi che non hanno centro,
il mondo è solo questo
il mondo è solo questo, il mondo è solo questo
I giorni insieme, le notti senza bere,
le sere in cui mi era sembrato di aver scordato il termine "piacere"
è bello quando cadi da una finestra, e il destino non ti è avverso,
quando pensi di essere morto e invece gli occhi ti si aprono presto,
quando ci sei tu a raccontarmi di un destino che spesso è avverso,
o della tua famiglia stramba, il mondo è solo questo.
Il mondo è solo questo, il mondo è solo questo.
Quando pensavamo che amare fosse solo un'utopia,
quando esploravamo l'utopia senza conoscerne la geografia,
quando poi ci siamo resi conto che l'unica utopia
è non amarsi e molto spesso, il mondo è solo questo.
Quando dico che sei un genio, tu ti schernisci con un gesto,
quando ti dico che sei bellissima, e ti schernisci con un gesto,
quando dico che ti amo, tu mi sorridi innamorata,
e i tuoi occhi si illuminano, i tuoi occhi si illuminano.
E siamo nudi in questo letto, e siamo soli in questo letto,
ci sussurriamo nell'orecchio, il mondo è solo questo,
il mondo è solo questo, il mondo è solo questo.
E ora sappiamo che amare non è per niente un'utopia,
e anche ora che ne conosciamo bene la geografia,
e anche adesso, per me tu sei lo stesso,
perché quando ti guardo sai che penso?
Penso che adoro tutto questo.
E il mondo è solo questo.
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Cagliostro Brescia, Italy
Cagliostro è un collettivo artistico basato sulla collaborazione tra i suoi membri e sulla logica del DIY.
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