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Inverno.

by Matteo Zarino

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1.
Intro 01:14
È bastato un soffio a far evaporare il Mar Glaciale Artico.
2.
Forse, fortunatamente fallirò e cadrò nel mio fossato. Forse finirò per fesso che sono e sono sempre stato. Forse, forse, forse finirò le forze e splenderò sole, stella o solo sasso che riflette. Forse sono finalmente vecchio, solamente specchio senza forze. Forse, forse, forse. O solo fanculo.
3.
Perché no? Parlare da solo non è così male. Perché no? Come se fossi solo un altro pazzo un altro cantautore da strapazzo di quelli che suonavano hardcore e non si caga nessuno Come se fossi solo un volatile che spiega le sue ali e non spiega le sue parole perché non si fida. (beh, per fortuna non lo sono!) Perché vivere è poco simpatico Scrivere canzoni e cantarle è un po' come fare il verso del pollo. L'arte è la sorella un po' troia ma vera della scienza che studia i gallinacei. Scrivere canzoni e cantarle è un po' come fare il verso del pollo. L'arte è la sorella un po' troia ma vera della scienza che studia i gallinacei. E a noi piacciono i gallinacei.
4.
Invece che rivolgersi a Gigi D'Alessio interpellare solo i Mastodon. Chiedersi se la storia della musica farà mai per noi la sua parte. Scrivere da otto anni, sapendo che uno dopo dieci si è sparato in testa. E nell'attesa della vita e della morte so, almeno, di aver visto l'arte. Noi siamo quelli bravi che fanno un po' schifo, quelli che non hai mai sentito nei live. Quelli per cui non farai mai il tifo, che non si spiegheranno mai.
5.
Striscia sul filo di Maggio non riesce a concepire il concetto di linguaggio. Resuscita solo se si perde, rinsavisce e non capisce che non capisce che non capisce. Troppo immaturo per soddisfare le aspettative che si impone, ma si sente un po' più in là. Gli manca tutto, non gli manca niente non sa che il cambiamento è senza pietà. Ma in fondo, lui che cazzo ne sa? E intanto aprile non c'è più. [Le compagne quindicenni, gli operai con gli studenti!] Addio. Adieu. Perché non sei più qui, Godard? È immaturo, ma si sente troppo vecchio perché Aprile sta finendo. Si guarda allo specchio, non si riconosce, sembra ancora inverno. La lingua non ha più pietà. Capisco di essere già o ancora un peso, ma non credevo sarebbe stato a quest'età. Capisco di essere già o ancora un peso, ma non credevo sarebbe stato a quest'età.
6.
Dimmi che senso ha cercar di fuggire in città. Naufrago mai, ma sempre in me stesso canto a vanvera mentre sono al cesso parlo a vanvera o faccio silenzio? Non ho certezza neanche di questo. Quindi parlami, parlami, parlami, parlami, coscienza, parlami così. Ci dev'essere un segreto per capire chi sono e cosa farò. E chiedo scusa se mi lamento sempre so che fa diventare stupidi. Ma la mia abitudine a perdere amici mi porta ad esser senza remi e non c'è vento. Quindi grazie, a chi c'è sempre stato. Però intanto, io sono naufragato. Lascio questa bottiglia a cercare una canzone che mai scriverò. Manca un'ultima strofa e finisce questa canzone. E mentre sentirai queste parole chiediti se sai chi sei. E poi dimmi.
7.
Cosa ti fa pensare di essere migliore di me? Perché io sono già grande e di te non mi importa niente. Mi costringo a constatare che ho fallito. Mi costringo a constatare che tutto fa schifo... E allora lasciami morire in questa vasca da bagno, strangolami, se ti può sentire meglio Affogami qui dove tutto è lo stesso Finiscimi... O forse?
8.
Outro 01:13
9.
Piacere, non molto, già, sto per morire. Ho fatto silenzio, ora mi faccio sentire. Piacere, Inverno, mi hanno investito, pensate che insulso finire così. D'altronde... E' bastato un soffio a far evaporare il Mar Glaciale Artico. Però un giorno resusciterò non andrò più per strada, mi ubriacherò perché il vino è buono, il sangue un po' meno. Perché lo devo fare, devo recuperare, recuperare ogni istante perduto da quando pregavo, a quando dicevo che sarei riuscito a cambiare il mondo ma non ho mai avuto il coraggio. Da quando pregavo, a quando dicevo che ero vivo, chissà per quanto tempo. Che era troppo presto, avevo di meglio da fare e allora rallentavo il passo di chi non vuole cambiare (prima di tutto se stesso). Piacere, non molto, già, sto per morire. Ho fatto silezio, ora mi faccio sentire. Piacere, Inverno, mi hanno investito. Pensate che insulso finire così.

about

Inverno. è stato un parto. Una fine, un inizio, un ricominciare e la continuazione di un viaggio. Ci ho lavorato per parecchi mesi, quasi un anno (avevo detto "parto", no?), e sento di aver detto quello che volevo dire.
A volte, anche quando per un soffio evapora pure il Mar Glaciale Artico, anche soltanto un quarto d'ora scarso di musica può curarci.

credits

released September 18, 2015

Registrato nella camera di Matteo da Cagliostro.
Si ringrazia Enrico per la copertina fighissima.
E poi Mariele. Non sarebbe Inverno., se non ci fosse stata lei, e lo intendo in senso abbastanza letterale.
E grazie anche a Jean Luc Godard, Hideaki Anno, Edmund McMillen, Karl Marx e un sacco di altra gente preziosissima per la vita e la musica e non solo che mi sono dimenicato.
E ovviamente, grazie a chi ascolterà Inverno.

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Cagliostro Brescia, Italy

Cagliostro è un collettivo artistico basato sulla collaborazione tra i suoi membri e sulla logica del DIY.

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